San Casciano in provincia di Firenze Toscana
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Comune di San Casciano

provincia di Firenze

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SAN CASCIANO

Il territorio del comune di San Casciano si estende per 107,98 kmq su quella serie di rilievi che dividono la Val di Pesa dalla Val di Greve. Antica podesteria medievale, divenne sede di comunità nel 1774, raggiungendo l'attuale assetto nel 1865, quando gli fu aggregata la frazione Romola, staccata dal soppresso comune di Casellina e Torri. Sorto come posto di tappa sulla via Cassia in epoca romana, fin oltre la metà del XIII secolo San Casciano apparteneva in signoria ai vescovi di Firenze, che vi inviavano un vicario con il titolo di podestà e che nel 1241 fecero promulgare i primi statuti del castello. Passato direttamente sotto la giurisdizione del comune fiorentino nel 1272, il popoloso paese fu quartiere generale delle truppe di Arrigo VII nel 1312-13 e nel 1326 Castruccio Castracani lo mise a ferro e fuoco. L'importanza strategica che San Casciano rivestiva convinse il signore fiorentino Gualtieri di Brienne a fortificarlo nel 1343, anzi a progettarne una rifondazione vera e propria (il nuovo munito castello avrebbe dovuto prendere il nome di Castel ducale in suo onore), ma la sua cacciata da Firenze fece interrompere ben presto l'impresa; solo nel 1355, dopo che l'anno precedente il capitano di ventura fra' Moriale lo aveva di nuovo occupato, e il riscatto di quelle terre era costato a Firenze 28.000 fiorini d'oro, fu cinto di mura imponenti e di un cassero come è dettagliatamente descritto da Matteo Villani, che ne riporta anche la cifra spesa, 35.000 fiorini. Nel 1552, Cosimo i fece rafforzare le mura in previsione della guerra per la conquista di Siena e dotò San Casciano di un acquedotto; conquistata Siena, l'importanza militare del castello era ormai declinata e nel XVII secolo il granduca Ferdinando Il ne donò addirittura il cassero al suo cortigiano Francesco Lucardesi. Nei pressi di San Casciano, a Percussina, sorge l'"Albergaccio", proprietà rustica di Niccolò Machiavelli, dove nel 1513 il segretario della repubblica fiorentina caduto in disgrazia si ritirò e qui meditò e compose 'Il Principe'. Le risorse economiche del passato consistevano nella produzione di vini già rinomati, di granaglie e di frutta; i boschi cedui del suo territorio fornivano a Firenze molta legna e carbone; nell'Ottocento erano attivi quattro lanifici, due tintorie e una gualchiera e tre fabbriche di cappelli di feltro. San Casciano oggi è da considerarsi come uno dei principali centri agricoli della provincia (produzione di vino Chianti classico e olio in moderne aziende agricole, cereali, allevamenti ovini e avicoli). Nel comune sorgono inoltre una delle più grandi e famose officine di arti grafiche e altre aziende operanti nel settore alimentare, meccanico e dell'abbigliamento. La vicinanza di Firenze e il verde delle sue colline, continuando una tradizione secolare, ne fanno meta di gite e di soggiorni in "villa". La popolazione totale del territorio comunale raggiunge le 16.012 unità nel 1991, con una densità di 148 abitanti per kmq. Per quanto riguarda le epoche precedenti San Casciano contava 5.091 abitanti nel 1551, 7.482 nel 1745, 11.251 nel 1830, 12.832 nel 1881, 13.954 nel 1936,14.010 nel 1951,14.240 nel 1961,14.522 nel 1971 e 15.318 nel 1981.

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